Tramonto dal Ponte della Maddalena
L’arciere di fuoco lancia i suoi dardi
Sui colorati silenzi
Che da Sorrento fino al San Martino
Avevano descritto incanti di luce.
Adesso l’azzurro tramuta nel giallo
E il rosso costruisce impalcature
Mutanti al violetto.
Sono dei silenti furori, delle magie,
Degli incantamenti, come se fosse
L’ultimo istante del mondo.
L’occhio di fuoco ora lentamente si spegne
Dietro i trasparenti e fugaci vapori
Dell’angelo della notte.
La nera massa del Sant’Elmo incombe,
Sulla città muta
Come in preghiera.
Il tutto dura solamente un attimo, poi
Una, due, più luci si accendono
A contrastare il buio…
Allor si sente
Lieve un canto
Che fa dolce la notte.
Italo Rappazzo
Sui colorati silenzi
Che da Sorrento fino al San Martino
Avevano descritto incanti di luce.
Adesso l’azzurro tramuta nel giallo
E il rosso costruisce impalcature
Mutanti al violetto.
Sono dei silenti furori, delle magie,
Degli incantamenti, come se fosse
L’ultimo istante del mondo.
L’occhio di fuoco ora lentamente si spegne
Dietro i trasparenti e fugaci vapori
Dell’angelo della notte.
La nera massa del Sant’Elmo incombe,
Sulla città muta
Come in preghiera.
Il tutto dura solamente un attimo, poi
Una, due, più luci si accendono
A contrastare il buio…
Allor si sente
Lieve un canto
Che fa dolce la notte.
Italo Rappazzo